Racconti come "La carta da parati gialla", disarmante nella semplicità e nel ridicolo che sembra suscitare ad una prima lettura, in realtà esplora come in altri suoi scritti, il lato oscuro che si nasconde dentro ognuno di noi. Nella piéce teatrale, l’attrice Clelia Delponte presta la propria voce a una storia in cui si parla dell’anelito verso la libertà dell’animo umano, tra sogni e inquietudini, caratterizzando il personaggio creato dalla penna della Gilman in una dimensione di assoluta contemporaneità, grazie anche alla visione a cavallo tra passato e presente disegnata dalla mano di regia di Silvia Lorusso.