Il progetto teatrale si basa sulla figura di Artemisia Gentileschi, figlia del pittore Orazio Gentileschi, il cui coraggio e il cui talento ne hanno fatto una delle donne protagoniste della Storia. Silvia Lorusso propone un’Artemisia Gentileschi donna-artista in perenne conflitto con il padre, con il quale, fin da bambina ha un rapporto di odio-amore; sulla base di questo assunto tutto quello che accade nella sua vita assume una luce particolare.
Sul piano artistico Artemisia lamenta il fatto di "aver dovuto imparare prima a dipingere che a essere donna" cresciuta com'è senza la madre, morta di parto, e in contatto solo con figure maschili: il padre stesso, i fratelli, i pittori della Bottega paterna.